La Milano Fashion Week di settembre è una delle più attese nel calendario mondiale della moda, una di quelle settimane nelle quali Milano è una volta di più al centro delle attenzioni internazionali. L’Amnesia Milano come sempre sa farsi trovare pronta con tre serate nel giro di cinque giorni: si inizia con Sven Väth e Maurizio Schmitz al Just Cavalli (martedì 20 settembre) e si prosegue con la one-night Vision e Solomun al Fabrique (venerdì 23) e con Nina Kraviz all’Amnesia (sabato 24).
Senza Sven Väth, la storia della musica – non soltanto elettronica – non sarebbe stata la stessa cosa. Dj dal 1981, parte fondamentale del progetto OFF negli anni ottanta e poi inarrestabile con i suoi party e le sue release Cocoon, a febbraio di quest’anno Sven Väth è uscito con “Catharsis”, il suo primo album da solista da vent’anni a questa parte. Un autentico manifesto autobiografico del pioniere tedesco, l’ennesima conferma di una classe e di un carisma assolutamente unici.
Da oltre 15 anni il dj e producer Solomun è un riferimento assoluto per il suo sound e per le sue selezioni musicali. Il suo party Solomun+1 al Pacha è da sempre un must dell’estate ibizenca, come i suoi set in festival quali Coachella, Exit e Time Warp e nei club di tutto il mondo, da Los Angeles a Shangai. Altrettanto notevoli i suoi remix per Depeche Mode, Leonard Cohen e Nina Kraviz e il suo ultimo album “Nobody Is Not Loved”, uscito lo scorso anno e al quale ha collaborato tra gli altri Jamie Foxx.
Dj, producer, songwriter e persino cantante, Nina Kraviz da oltre un decennio è protagonista nelle console dei più importanti club e festival dei tutto il mondo, così come la sua etichetta discografica ТРИП (da pronunciarsi trip) è una delle più seguite ed apprezzate in ambito elettronico. La dj e producer russa si colloca sempre ai vertici perché il suo percorso parte da molto lontano, da Irkutsk, città siberiana dove è nata e dove il padre la educava facendole ascoltare musica classica e composizioni italiane di maestri quali Nino Rota. Un approccio didattico che da anni le consente di fare la differenza e che sicuramente ha contribuito – per esempio – a portarla alla Oxford Guild Business Society per un talk sulla sua vita e sulla sua carriera. Foto d’apertura di Fred Gasi