Ottime notizie da Black Rock City. Anche quest’anno il Burning Man ha superato con successo l’ispezione ambientale post-evento del 2023 curata dal Bureau of Land Management (BLM). In parole povere il Governo Federale ha stabilito che il deserto di Black Rock è stato lasciato in condizioni pulite e di fatto incontaminate. Un risultato ancor più rilevante dopo l’edizione di quest’anno, funestata da condizioni metereologiche che è eufemistico definire avverse.
“Vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a mantenere Burning Man nei suoi standard abituali, conformi ai nostri principi ispirati al non lasciare traccia nonostante le inusuali condizioni metereologiche di quest’anno – ha dichiarato la CEO di Burning Man Project, Marian Goodell – Quest’anno è emerso il meglio della nostra comunità: tutti i partecipanti si sono uniti dando il loro contributo alla risoluzioni dei problemi che si sono posti di volta in volta”.
Come ogni anno, nelle sei settimane post event, si è lavorato per completare le operazioni di pulizia prima dell’ispezione del BLM, raccogliendo ogni tipo di quanto viene definito“Matter Out of Place”: piccoli detriti, trucioli di legno, picchetti per le tende e altri oggetti rimasti. A metà ottobre sono state ispezionate 126 aree selezionate a caso, con standard e parametri molto rigorosi: ogni area non supera il se contiene più di un piede quadrato per acro di MOOP e al Burning Man è permesso fallire non più del 10% dei 126 siti di prova. Standard perfettamente conformi al “Leave No Trace”, uno dei principi informatori fondamentali del raduno, che si svolge ogni anno tra fine agosto ed inizio settembre nel deserto del Nevada.
Un resoconto completo sulle condizioni di quest’anno di Black Rock City, questo il link per “The Disaster That Wasn’t” a cura di Stuart Mangrum, Direttore del Centro Filosofico di Burning Man.
Il report completo dell’ispezione del BLM in questo link.
foto di Leo Horty