Patreon, la piattaforma online in abbonamento che supporta il lavoro dei creativi di tutto il mondo, lancia la versione italiana. Mentre la pandemia continua a tagliare i redditi degli artisti, essendo costretti a cancellare concerti, mostre e spettacoli dal vivo, Patreon espande la sua presenza in Europa, aprendo una prima sede a Berlino, e arriva in italiano con una serie di contenuti ad hoc. Co-fondata nel 2013 a San Francisco dalla star di YouTube Jack Conte, musicista del duo Pomplamoose e da Sam Yam, Patreon conta ad oggi 200.000 creator iscritti (50.000 negli ultimi mesi) che, nel complesso, hanno guadagnato più di 2 miliardi di dollari grazie a oltre 6 milioni di abbonati sostenitori. Patreon offre un nuovo modello di economia digitale che consente ai creativi di finanziarsi direttamente, in maniera indipendente, grazie alla propria community di sostenitori che attraverso vari tipi di abbonamento diventano patrocinatori: “patrons”. Oltre a ricevere contenuti esclusivi e unici, i patrons non sono dei semplici followers, ma stabiliscono una più profonda connessione con i loro artisti di riferimento, partecipando in alcuni casi anche al libero processo creativo.
Patreon propone una rivoluzione di paradigma per quanto riguarda i contenuti artistici online ponendo al centro del sistema la creatività a 360 gradi al posto di algoritmi o inserzionisti, dove l’arte abbia un valore per il pubblico e non sia solo un contenuto perché terzi possano trarre profitto. In Italia il nuovo modello di finanziamento è stato già adottato da migliaia di creativi che si muovono nei diversi ambiti dalla musica ai podcast, dalla scrittura alla fotografia, visual, gaming, fumetti, grazie anche a una serie di strumenti messi a disposizione dalla piattaforma per migliorare e promuovere i propri contenuti in modo autonomo. Fra gli artisti internazionali M.I.A. che ha aperto un suo profilo su Patreon dove propone video inediti, musica, una volta al mese un livestream dedicato e Q&A con i fan dichiara: “Mi piace la semplicità del concetto di Patreon. Gli artisti meritano di veder riconosciuto il proprio lavoro”.
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