“Parlare nel silenzio, nascita di un manifesto” è un docufilm che racconta come è nato e come si è sviluppato il patto di corresponsabilità fra gestori di locali e minori che li frequentano, dopo la tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo dell’8 dicembre 2018. Ambientato nella discoteca MamaMia di Senigallia e diretto dal regista Tommaso Luzi, lo short film sarà stato diffuso in rete il prossimo 8 dicembre, a due anni esatti da quel terribile giorno. Un’iniziativa voluta da CO.GE.U, il comitato di genitori che si è costituito a Senigallia a seguito di quella tragedia e che è poi evoluto in Associazione aperta anche ai ragazzi, dove giovani e adulti collaborano per un unico scopo: un divertimento più sicuro per fare sì che un fatto simile a quello di Corinaldo non accada mai più.
“Parlare di sicurezza nel 2020 è essenziale. Questi ragazzi si alzano tutte le mattine con un pensiero in testa: prima di riaprire locali e discoteche, sensibilizziamo tutti. Ed è giusto perché se non c’è sensibilizzazione, se non c’è un modo per condividere il dolore, andare oltre e guardare al futuro insieme, il singolo non può nulla. Loro lo hanno imparato a loro spese – racconta Tommaso Luzi, regista del docufilm – È stato un progetto molto interessante. È stato sorprendentemente facile parlare con questi giovani adulti. Ascoltarli mi ha riportato ai miei tempi del divertimento, a quando ero giovane e andavo in discoteca, a tutte le volte in cui ho forse rischiato senza rendermene conto. Questi ragazzi mi hanno insegnato tanto. Io con la mia telecamera sono riuscito a cogliere alcuni momenti, delle frasi, delle frazioni di quello che è stato il loro percorso. Credo che insieme siamo riusciti a togliere il velo dalla sofferenza scoprendo un grande coraggio. Sono contento di aver avuto la possibilità di raccontare tutto questo”.